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Itinerario Sant'Emiliano

Da Porto Badisco al Faro della Palascia e ritorno lungo un percorso che ci farà esplorare uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Parco Naturale

Itinerario Sant'Emiliano

Questo Itinerario escursionistico ti porterà da Porto Badisco al Faro della Palascia e rientro lungo un percorso ad anello che ti farà esplorare uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase: Porto Badisco , Sant’Emiliano e la Valle dei cervi, insieme al Faro della Palascia e alla costa dell’estremo sud est. L’itinerario parte da Porto Badisco, dalla Piazzetta Consiglio, antistante al Bar da Carlo, prosegue verso la spiaggetta di Porto Badisco, scendendo la strada asfaltata che serve la baia di Porto Badisco. Da qui, ci si dirige verso nord lungo il Sentiero di Sant’Emiliano, dalla spiaggetta, dove vi è la presenza di una sorgente naturale carsica di acqua dolce, ci si incammina lungo il margine nord dell’insenatura, proseguendo lungo il sentiero su roccia e scogli, si attraversa un piccolo ponticello di cemento che oltrepassa un canale artificiale scavato nella roccia naturale. Qui si intravedono gli ingressi di due grotte chiamate i Cunicoli dei Diavoli, antri che si collegano all’infinita rete di grotte e corridoi sotterranei naturali che si intrecciano e vanno a formare il grande complesso che si unisce alle meravigliose Grotte dei Cervi.

Queste famose grotte, i cui ingressi si aprono non distanti dal sentiero, sono considerate la “Cappella Sistina” del Neolitico, date le innumerevoli pitture rupestri presenti sulle pareti rocciose di queste grotte, che rappresentano immagini di caccia e scene di vita dell’uomo Neolitico che viveva in salento durante il periodo che va dai 10000 ai 6000 anni fa. Il sentiero prosegue sempre su roccia e scogli ed attraversa una porzione particolare di costa chiamata la barriera corallina fossile, avendo la caratteristica di avere rocce formate da Rodoliti fossili che hanno formato noduli algali fossilizzati dalle caratteristiche forme arrotondate, pattern ben visibile in questo tratto di sentiero. L’itinerario prosegue percorrendo la costa in direzione nord, lungo il sentiero di Sant’Emiliano, qui sulla costa sono ben visibili grandi rocce ed enormi massi depositati sulla costa da un antico tzunami, proseguendo il sentiero su fondo sterrato misto a roccia si raggiunge la base della rupe di Sant’Emiliano sulla cui sommità si erge l’austera Torre Sant’Emiliano.

Prima di proseguire il sentiero che risale il costone roccioso trasversalmente sino alla sommità, si può deviare a destra per un piccolo fuori programma adatto ad Escursionisti Esperti, verso il mare se si vuol osservare la famosissima Marmitta dei Giganti. Il nome di questa particolare forma carsica evoca quella di un oggetto “un padellone” utilizzato per preparare il rancio dei soldati. All’interno di questa cavità o “vaschetta” abbastanza regolare trova alloggiamento una roccia tondeggiante (a dicembre 2022 la Marmitta dei Giganti è stata irrimediabilmente vandalizzata).
Ritornando sui nostri passi, si raggiunge così la torre e il margine della falesia da cui si gode di un ampio panorama su tutta la Valle dei cervi e la costa del Parco.

Da qui si prosegue sempre verso nord lungo la costa, discendendo la porzione nord della rupe, si prosegue lungo il Sentiero che porta alla Grotta del Pastore e al meraviglioso piccolo isolotto di Sant’Emiliano. Da qui si cammina sempre direzione nord risalendo la costa sino a raggiungere la Strada Provinciale 87 Litoranea, si prosegue lungo il margine della litoranea al di sopra della falesia rocciosa e si raggiunge così il Faro della Palascia, seguendo il largo sentiero su breccia e con passamano che scende dalla litoranea sino al faro. Una volta visitato lo splendido faro si risale dal sentiero che lo serve sino alla litoranea, qui si prosegue per un altro breve tratto lungo il margine sinistro della strada e si imbocca poco dopo sulla sinistra la strada vicinale direzione Masseria le Creste. Da questo punto si prosegue verso sud est intersecandosi con la Via Francigena, in un tratto meraviglioso che proseguendo lungo antichi tratturi porta sino alla storica Masseria Cippano.

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